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I Nuraghi, unicità della Sardegna

Tra le caratteristiche archeologiche che fanno della Sardegna un luogo unico e misterioso, troviamo sicuramente i nuraghi, presenti numerosi (oggi ne rimangono circa 7000) in tutta l’isola. Per la maggior parte risalgono all’età del Bronzo, furono costruiti tra il 1800 ed il 1100 a.C., e sono rappresentativi della Civiltà Nuragica.

I Nuraghi (da Nur  parola di origine prelatina che dovrebbe significare mucchio di pietre, mucchio cavo), sono delle costruzioni di pietra a forma tronco conica e si distinguono principalmente tra protonuraghi, o nuraghi a corridoio, e i più numerosi nuraghi a tholos, costituiti da singole costruzioni megalitiche a tronco di cono con all’interno camere circolari, nicchie, silos. Le mura sono molto spesse, arrivano anche a 4 metri di larghezza, e la maggior parte raggiunge un’altezza di circa 20 metri. Alla sommità, raggiungibile con una scala elicoidale, spesso vi era una terrazza.
Ancora oggi non si ha certezza, ma solo diverse ipotesi, sulla funzione dei nuraghi: alcuni studiosi affermano che abbiano avuto un ruolo militare, di difesa o come torri di vedetta; altri sostengono che potessero avere una funzione votiva e religiosa per la presenza di sepolture rinvenute in alcuni nuraghi.  Altri studiosi ritengono che i nuraghi furono edificati come osservatori astronomici posizionando le torri secondo precise regole per la misura del tempo e per l’osservazione della volta celeste. Ma è più probabile che avessero diverse funzioni in base alla posizione e al contesto ambientale in cui essi sorgono.

Tra i nuraghi meglio conservati non si può non menzionare il Nuraxi di Barumini, che a Napoli nel dicembre 1997, venne definito Patrimonio dell’Umanità dal Comitato del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Alcuni nuraghi sorgono isolati, altri invece sono circondati o collegati tra di loro da un sistema di muri di pietra che racchiudono capanne, tanto da assumere l’aspetto di un villaggio; tipico esempio è il complesso nuragico di Arzachena, composto dal nuraghe La Prisgiona e da un villaggio di circa 100 capanne, distribuito su cinque ettari.

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